ALESSANDRO MAZZI
Il corridore veronese, dopo aver corso per cinque anni fra i dilettanti, nel 2013 è passato professionista con la Utensilnord. Con la squadra ungherese nel 2013 ha vinto la classifica di miglior scalatore e ha ottenuto un 2° posto di tappa alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali oltre che due piazzamenti nella top 10 del Tour of Szeklerland. Nel 2014 sempre con la Untensilnord ha ottenuto un 7° posto nella cronometro della Settimana Internazionale Coppi e Bartali, due 2° posti di tappa e il 3° posto in classifica generale al Tour du Maroc e il 3° posto al GP Czech Republic. Nonostante i diversi risultati ottenuti, Alessandro al termine della stagione 2014 è stato costretto al ritiro.

“Appena ho smesso di correre mi sono dedicato ad imparare il lavoro del meccanico, lo scorso anno ho lavorato per il team Sangemini e quest’anno sono approdato al team UAE Emirates. Nel frattempo ho creato anche un marchio di vestiario in società con un amico e sto cercando di crescere anche con quello; per adesso siamo riusciti a vestire il team Hitec Products che fa parte del WorldTour femminile, il mio obiettivo è fare del bene per questo sport a 360 gradi”.
ANTONIO DI BATTISTA
Il corridore reatino dopo aver corso diverse stagioni fra i dilettanti, nel 2013 è stato rilanciato da Ivano Fanini che gli ha permesso di correre tra i professionisti per due anni con l’Amore&Vita, una squadra Continental. Nel 2013 Antonio ha partecipato a diverse corse del calendario italiano ma i risultati più importanti li ha ottenuti al Tour of Iran dove si classificato per due volte 8°. Nel 2014 ha ottenuto diversi piazzamenti come il 10° posto al GP Cycliste Saguenay, il 6° posto al Tour of Qinghai e il 4° al Tour of China II. Al Tour of Taihu Lake, corsa cinese di nove tappe, non è mai uscito dalla 15esima posizione. Al termine della stagione 2014, in assenza di nuove offerte allettanti ha deciso di ritirarsi dal ciclismo agonistico.
“Diciamo che la mia è stata una scelta in prospettiva del futuro, piuttosto che sopravvivere con pochi soldi rispetto ai sacrifici che fa un corridore, perché io penso che o sei in squadre Pro Tour o non ti conviene restare in quel mondo; ho deciso di traferirmi in Inghilterra e ora sono un ingegnere civile presso una multinazionale. Sto facendo questa esperienza con la quale riesco ad imparare al meglio un ottimo inglese e a migliorare la mia carriera professionale dal punto di vista ingegneristico”.
by Pietro Fasola
seguiranno altre puntate…..