Intervista a Simone Velasco


Il 22N  Simone Velasco, al terzo anno da pro, è originario dell’Isola d’Elba, recentemente si è trasferito a Bologna per frequentare l’università, coniugando il ciclismo professionistico con gli studi (Scienze Motorie). Dopo due stagioni alla Bardiani-CSF quest’anno corre con la Wilier-Triestina con cui spera di partecipare al prossimo al Giro d’Italia.

 

Simone Velasco
©www.wilierprocycling.com

 

Caro Simone….

1.Quali sono i tuoi obiettivi per il 2018?

1. Nel 2018 spero di potermi riscattare dalle ultime due stagioni, purtroppo non sono stato ai livelli che ho dimostrato nelle categorie precedenti anche causa di alcuni problemi fisici che mi hanno condizionato. Adesso sto bene e cercherò di dimostrare ciò che sono in questa mia terza stagione da professionista

.

 

2.Sai già a quali corse parteciperai prossimamente?

2.Prossimamente correrò al GP Larciano per poi dirigermi in oriente al Tour of Taiwan e al Tour of Langkawi. Successivamente prenderò parte al Tour of the Alps e al Giro dell’Appennino.

 

3.Sei soddisfatto della tua stagione passata? Hai qualche rimpianto?

3.Sono soddisfatto in parte, ho avuto tanti alti e bassi, ma mi sento sempre meglio e non ho alcun rimpianto.

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©Wilier Triestina – Selle Italia Twitter

 

4.Come ti sei preparato durante l’inverno?

4.Dopo un mese di stop, ho ripreso con gli allenamenti alternativi nelle prime settimane per poi orientarmi più sulla palestra e sulla bici. So di aver lavorato bene e cercherò di dimostrarlo.

5.Dove abiti?

5.Sono residente all’Isola d’Elba dove ho sempre vissuto fino a che non mi sono trasferito a Bologna per motivi di studio. Adesso alterno l’Isola d’Elba e Bologna in base alle esigenze lavorative e scolastiche (ciclismo e Università).

 

 

6.Quali sono le tue caratteristiche tecniche?

6.Sono abbastanza completo. Ultimamente ho perso un po’ sull’esplosività a vantaggio della resistenza, ma credo di poter dire la mia in corse miste e abbastanza dure. Poi negli anni si vedrà! Con l’allenamento specifico si riescono a modificare molto le proprie caratteristiche… dunque vedremo! Intanto continuerò a lavorare su tutti i terreni finché non avrò raggiunto una maturità tale da potermi specializzare.

 

 

7.Qual è stato il momento più bello e quale il più brutto della tua carriera fino ad ora?

7.Ci sono stati tanti momenti belli e altrettanti brutti. Sicuramente il più brutto è stato al mio primo anno professionista, quando a causa della mononucleosi ho saltato più di metà stagione. Per quanto riguarda il più bello, deve ancora arrivare!

 

 

8.Che cosa ti sta insegnando il ciclismo?

8.Il ciclismo mi ha insegnato e mi sta insegnando tutt’ora a saper andare avanti sempre, essere tenace e non mollare mai. È più una scuola di vita, che in un modo o in un altro, ti fa crescere a livello personale.

 

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©SpazioCiclismo

 

9.Che cos’è il ciclismo per te?

9.Per me il ciclismo è buona parte della mia vita, ovviamente non è tutto! Infatti continuo con gli studi ( studio Scienze Motorie ), mi piace uscire con gli amici e coltivo tante altre passioni.

 

 

10.A quale corsa ti piacerebbe partecipare in futuro?

10.Sicuramente per un italiano partecipare al Giro d’Italia è un sogno, cercherò di meritarmi il posto. Se così non sarà, vedrò di dare comunque il massimo nel resto delle gare.  Alla fine la corsa a cui vuoi partecipare più di tutte è quella dove vinci.

 

 

11.C’è un corridore “idolo” a cui ti ispiri?

11.Sinceramente non ho un idolo vero e proprio,  se devo scegliere prenderei tutte le buone qualità di più corridori. A livello personale ho a che fare con Pippo Pozzato, una persona su cui puoi fare affidamento al contrario di quanto credono in tanti. Ha i suoi pregi e i suoi difetti, ma d’altronde chi non ne ha?! A livello di metodo di lavoro e tenacia devo essere sincero che Vincenzo Nibali è quello a cui cercherò di ispirarmi di più.

 

 

12.Qual è il posto più bello che hai visitato durante una trasferta ciclistica?

12.In fin dei conti tutti i posti nuovi sono belli. Mi piace molto visitare e conoscere le altre culture. A livello di paesaggi però l’Italia rimane sempre la più bella.

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©Simone Velasco Twitter

 

13.Qual è stata la tua prima gara da professionista? Che cosa ricordi?

13.La mia prima gara da professionista è stata la Coppa Agostoni 2014. Ero al primo anno da Under23 e ricordo le parole del CT Davide Cassani a noi giovani: “mi raccomando non scattate! L’importante è che cerchiate di finire la corsa che vi servirà……” beh ero un po’ un cavallo pazzo e al km 0 stavo già scattando, è andata a finire che ho fatto 150km di fuga e poi ho anche finito la gara.

 

 

14.Qual è il tuo hobby preferito?

14.Ho tanti hobby, mi piace molto sciare e snowboardare. Da buon isolano pratico il surf ed il windsurf e quando ho tempo vado sempre a pescare in apnea (passione che mi ha trasmesso mio zio Davide). Un’altra mia grande passione è il volo. Ho studiato al tecnico aeronautico Alessandro Manzoni e ho iniziato a prendere il brevetto di volo PPL che però ho abbandonato a causa della mancanza di tempo, vediamo se riuscirò a riprendere.

 

 

15.Sei bravo ad aggiustare la tua bicicletta?

15.Più che bravo sono preciso, non mi ci metto spesso ma quando mi ci metto faccio le cose a regola d’arte.

 

 

16.Hai qualche rito scaramantico prima di una gara?

16.Adesso non ho nessun rito scaramantico prima delle gare, mi ricordo che da Junior usavo sempre il completino con cui vincevo la prima gara della stagione.

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©BiciTv

 

17.Qual è il tuo libro e il tuo brano musicale preferito?

17.Se devo essere sincero al 100% non leggo molto, anzi leggo proprio poco. Tra allenamento e studi non ho molto tempo per dedicarmi ad altre letture, infatti ti rispondo dopo due settimane🤣 magari la gazzetta però me la leggo…

 

 

18.Descriviti con tre aggettivi.

18.Ambizioso, testardo, impulsivo.

 

Grazie a Simone Velasco per la disponibilità.

Intervista a cura di Pietro Fasola.

 

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