Sono quasi le 10:00, alla partenza manca più di un’ora, ma le squadre con i loro mezzi sono già posizionate nel parcheggio dell’Outlet di Serravalle Scrivia sotto un caldo sole primaverile. Le squadre al via della 79esima edizione del Giro dell’Appennino sono 18 per un totale di 118 corridori, anche se i quattro corridori della Delko-Marseille non potranno prendere il via. Tra le squadre partecipanti c’è anche il team mongolo Project Nice Cote d’Azur con al via 5 corridori (4 francesi e uno australiano), con loro un DS, un’ammiraglia e una bici di scorta, nient’altro.
Alle 11:10 i corridori sono partiti da Serravalle per dirigersi verso lo stabilimento Elah-Dufour di Novi Liguri, da dove è iniziato ufficialmente il Giro dell’Appennino. Dopo pochi chilometri sono andati in fuga 7 corridori: Luca Colnaghi (Sangemini), Enrico Salvador (Biesse Carrera), Emanuele Onesti (d’Amico), El Mehdi Chokri (Dimension Data), Filippo Fortin (Felbermayr), Fernando Barcelò (Euskadi-Murias) e Mateusz Taciak (CCC Sprandi) che hanno guadagnato poco più di cinque minuti.
Nel frattempo vado sul GPM del Passo dei Giovi da dove i corridori passeranno tre volte, a bordo strada sono presenti alcuni dei tifosi e parenti di Umberto Marengo, Fausto Masnada, Filippo Tagliani e Matteo Badilatti che attendono il passaggio della corsa.

Al primo passaggio, dopo il Passo della Castagnola, transita in testa la fuga, dove Enrico Salvador allunga per scollinare per primo al GPM. A quasi cinque minuti di ritardo sopraggiunge il gruppo compatto guidato dagli uomini della Bardiani che cercano di tenere sotto controllo la corsa.
Al secondo passaggio, dopo lo Crocetta d’Orero, la fuga ha perso tre corridori: Luca Colnaghi, El Mehdi Chokri e Emanuele Onesti che resistono al ritorno del gruppo, sempre guidato dalla Bardiani.

Al terzo e ultimo passaggio, dopo la salita della Bocchetta, si presentano soli al comando Giulio Ciccone, Manuel Antunes e Fausto Masnada, alle loro spalle insegue uno stanchissimo gruppo di venti corridori guidato da Ivan Santaromita della Nippo-Vini Fantini. Seguono poi diversi gruppettini di corridori attardati, stremati dal caldo e dalle tante salite, che riusciranno comunque a raggiungere il traguardo di Genova.
Il terzetto al comando incrementa il margine fino a giungere sul traguardo di Genova dove Giulio Ciccone si impone anticipando il portoghese Manuel Antunes e Fausto Masnada, partito un po’ lungo.

Bella giornata di ciclismo, anche se in concomitanza con la super classica Liegi-Bastogne-Liegi e altre corse importanti, il Giro dell’Appennino anche quest’anno si è rivelato una corsa vera, dura, in grado di far emergere corridori forti.
by peterfaso